ADDIO MASTELLA, ANZI ARRIVEDERCI

6 03 2008

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Sedeva in Parlamento da 32 anni. Niente male, anzi malissimo. L’era Mastella finisce oggi con una nota diramata alla stampa dallo stesso leader dell’Udeur, un partito che ormai, dopo le numerose defezioni degli ultimi giorni, poteva contare in pratica solo su di lui. “Sconfitto – scrive Mastella – per una costante e manipolata disinformazione con la pubblica opinione, determinata da una scientifica operazione di linciaggio morale contro di me, costruita mediaticamente, politicamente e giudiziariamente. Per queste ragioni sono diventato una sorta di uomo nero, di cui liberarsi e sul quale scaricare tutte le responsabilità del sistema politico. Stretto nella tenaglia, ho retto fino a quando ho potuto sapendo di avere subito ingiustizie clamorose e ben cosciente della mia onestà e innocenza. Mentre ringrazio quanti, anche in queste ore, mi spingono a restare sul terreno di gioco, ho deciso di non candidarmi al Parlamento italiano per le prossime elezioni politiche”.  Addio Clemente, anzi arrivederci.





C’ERANO UNA VOLTA MORTADELLA, CICOGNA E RANOCCHIO…

26 02 2008

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Inizierà il 25 giugno prossimo il processo a carico di Igor Marini, e ad altre nove persone, accusate a vario titolo per associazione a delinquere, calunnia e truffa nell’ambito dell’inchiesta Telekom Serbia. Marini, secondo l’accusa, calunniò non solo i vari esponenti politici tirati dentro l’inchiesta sul presunto affare del gestore telefonico dell’ex Jugoslavia, prima della Procura di Torino e poi della Commissione parlamentare, ma anche i cardinali Carlo Maria Martini e Camillo Ruini. Per la procura Marini avrebbe incolpato Prodi, Fassino, il viceministro Francesco Rutelli, il sindaco di Roma Walter Veltroni e l’ex ministro degliEsteri Lamberto Dini di corruzione e abuso d’ufficio e Mastella di ricettazione, pur sapendoli innocenti. Marini sostenne l’esistenza di un accordo tra Prodi, Dini, Fassino, l’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e il diplomatico Dojcilo Maslovaric che stabiliva le percentuali destinate a ciascuno nell’affare Telecom-Telekom, sempre secondo gli atti dei magistrati romani. Di Donatella Zingone, moglie di Dini, e dei cardinali Ruini e Carlo Maria Martini, Marini aveva affermato che avrebbero dovuto ricevere denaro proveniente dall’operazione. Gli imprenditori Maurizio De Simone, Giovanni Romanazzi e Antonio Volpe sono invece accusati di aver inviato alla commissione parlamentare presieduta da Vincenzo Trantino, un dossier falso sugli allora leader del centrosinistra Prodi e Dini, soprannominati “mortad” e “ranoc”.





PUR TI RIVEGGO MIA DOLCE AIDA

21 02 2008

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“Cosa? Con il partito di Berlusconi? No, non mi candido. Non sono neanche cittadina italiana”. Così la soubrette Aida Yespica smentisce le voci di una sua possibile candidatura con il PdL.  Ipotesi  su cui si era espresso anche l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. “Io non milito nel Popolo delle Libertà – ha detto il Picconatore –  ma sono stato sommerso da numerose telefonate di“berlusconiani” che protestavano con me per la candidatura della nota attrice Yespica, l’amica del Presidente venezuelano Chàvez. Ho risposto che Silvio Berlusconi è anzitutto un grande impresario teatrale che crede che la bella apparenza conti anche elettoralmente: basta dare uno sguardo agli elementi femminili del suo gruppo”.